“S’hanne rutte le tìempe”
Questa la frase pronunciata all’arrivo dei primi temporali estivi che salutano l’estate e accolgono l’autunno.
In realtà nulla di catastrofico, le spiagge sono ancora frequentate e lo scirocco persiste ancora ma ormai “l’àrie ha cangiàte”… e pure lo spirito. Già, si comincia a provare nostalgia delle vacanze, del mare …e dei gelati.
E’ vero che oggi i gelati si trovano tutto l’anno, ma chissà quanti di voi, come me, quando da piccoli continuavano a chiedere il gelato, si sono sentiti dire: "stàtte sòte ca mo’ arrìvene le gelàte d’u furne"…
Questa la frase pronunciata all’arrivo dei primi temporali estivi che salutano l’estate e accolgono l’autunno.
In realtà nulla di catastrofico, le spiagge sono ancora frequentate e lo scirocco persiste ancora ma ormai “l’àrie ha cangiàte”… e pure lo spirito. Già, si comincia a provare nostalgia delle vacanze, del mare …e dei gelati.
E’ vero che oggi i gelati si trovano tutto l’anno, ma chissà quanti di voi, come me, quando da piccoli continuavano a chiedere il gelato, si sono sentiti dire: "stàtte sòte ca mo’ arrìvene le gelàte d’u furne"…
Frase inquietante che scatenava golosità e
fantasia, e ci portava a chiederci: "Ma se i gelati si sciolgono tra le
mani come fanno ad andare in forno?" . Questa la curiosità che superava la “nanca” e ci lasciava
lì, buoni buoni ad aspettare…. Ma i gelati non arrivavano mai, men
che meno quelli del forno…
Bello poi da
grandi scoprire che non ci avevano preso in giro perché "le gelàte d’u
furne" non
erano il parto prematuro di una strapazzata fantasia popolare, ma
una specialità pasticcera dell’inizio del secolo scorso, servita nella
pasticceria Lippolis di Bari.
Pare che il suo inventore (probabilmente il
proprietario della pasticceria) ebbe l'idea di racchiudere il gelato farcito
di mandorle e canditi, nel pan di spagna e prima di servirlo lo riscaldava
nel forno… una vera leccornia!
Ma non si può far altro che continuare ad
immaginarne aspetto e sapore, perché il gelato al forno è
scomparso col suo inventore, e nessuno fino ad oggi lo ha più
riproposto…
Quello che è rimasto è il modo di dire: mo’ avènene le gelàte d’u’ furne
Una forma de ntartiène per i piccoli di ieri, che farebbe effetto anche sui bambini di oggi.
Una forma de ntartiène per i piccoli di ieri, che farebbe effetto anche sui bambini di oggi.
Per i grandi invece indica un evento che non avverrà mai –
oppure viene usato in risposta a chi si ostina a chiedere qualcosa
che non potrà mai ottenere.
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